Il Diritto d’Autore tutela i risultati dell'attività intellettuale creativa attraverso il riconoscimento all’autore dell’opera di una serie di diritti, sia di carattere morale (riguardanti la tutela della personalità di autore) che patrimoniale (riguardanti l’utilizzo economico dell’opera creata).
La tecnologia ha modificato radicalmente le modalità di produzione e fruizione dei contenuti creativi, generando nuovi modelli di business e nuovi attori del mercato: da qui la necessità di un’interpretazione più innovativa del Diritto d’Autore che sia più idonea alla nuova società dell’informazione.
Da e verso questa esigenza si inserisce la Direttiva Ue 790/2019 sul Diritto d’Autore e i diritti connessi nel mercato unico digitale che ha, come obiettivo, la salvaguardia di un elevato livello di protezione delle prerogative autorali, predisponendo, al contempo, una legislazione adeguata alle esigenze future, così da non limitare l’evoluzione tecnologica.
Il percorso che ha portato all’approvazione definitiva della Direttiva europea nel 2019 è stato travagliato. Basterà qui ricordare che dure critiche sono state soprattutto rivolte a due disposizioni, segnate da intense attività di lobbying: si tratta dell’art. 15 della Direttiva (che riguarda le pubblicazioni giornalistiche online e i cosiddetti “diritti degli editori”) e l’art. 17 (che riguarda le piattaforme di condivisione di contenuti online e il loro nuovo e controverso regime di responsabilità diretta per i contenuti caricati dai propri utenti).
Il Consiglio dei Ministri n. 32 del 5 agosto 2021 su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della Cultura, ha approvato, in esame preliminare, lo schema di Decreto Legislativo di “Attuazione della direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE”
Nel comunicato stampa del Governo si è evidenziato che: “la direttiva modernizza il quadro giuridico della UE in materia di diritto d’autore, adattandolo all’ambiente digitale contemporaneo e assicurando così un elevato livello di protezione del diritto d’autore e dei diritti connessi. Gli sviluppi tecnologici hanno mutato considerevolmente il contesto della fruizione dei contenuti creativi, rendendo necessario porre rimedio alle problematiche legate alla circolazione incontrollata delle opere dell’ingegno attraverso l’aggiornamento delle norme sul diritto d’autore, per adattarle alle modalità di accesso ai contenuti online da parte degli utenti”.
Lo schema di Decreto Legislativo introduce norme capaci di riconoscere agli editori, sia in forma singola che associata, un diritto connesso per l’utilizzo delle loro pubblicazioni di carattere giornalistico da parte dei prestatori di servizi delle società di informazione, delle società di monitoraggio media e rassegne stampa. In tal senso, viene riconosciuta agli editori la possibilità di negoziare accordi con tali soggetti per vedersi riconosciuta un’equa remunerazione per l’utilizzo dei contenuti da loro prodotti.
Tra le diverse novità segnaliamo le misure che garantiscono il buon funzionamento delle negoziazioni del diritto d’autore. Tra queste, in primo luogo, vi è il riconoscimento del ruolo dell’AGCOM quale soggetto deputato alla determinazione del quantum di un accordo tra le parti, in caso di difficoltà nella conclusione di una licenza per l’utilizzo di opere audiovisive sulle piattaforme video on demand tra i soggetti operanti nel settore e i titolari di diritti. Non possiamo non menzionare, poi, gli obblighi di trasparenza che consentono agli autori, interpreti ed esecutori di ottenere dal concessionario o licenziatario, con cadenza almeno trimestrale, informazioni aggiornate e complete sullo sfruttamento e sull’esecuzione delle loro opere.
Lo schema del decreto legislativo è ancora oggetto di esame per l’acquisizione dei pareri della Camera dei deputati e del Senato (art. 1 comma 2 della legge di delegazione 53/2021) prima dell’approvazione definitiva.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Avv. Emidia Di Sabatino
The Legal Match – sede di Bologna